Sono passati circa cinquant’anni dalla Roma di quei ragazzi di vita narrati con crudo realismo da Pier Paolo Pasolini nel suo celebre romanzo. Il progresso ha spazzato modelli e categorie ma non ha scalfito quel disagio sociale ancorato nella vita delle borgate dove il linguaggio della violenza diventa spesso fonte di educazione e proselitismo tra i più giovani. Attilio Frasca cresce in quest’ambiente sognando un futuro da calciatore e non disdegnando piccoli reati. Fino a che non verrà coinvolto in una terribile vicenda. Attilio scopre le molestie di un amico su una sua giovanissima cugina: accecato dalla rabbia condanna a morte Roberto Nardi con dieci colpi d'ascia. Nel 2006 è incriminato per omicidio e occultamento di cadavere e condannato alla pena di trent'anni